lunedì 10 novembre 2014

La comunicazione

Abbiamo recentemente partecipato ad un gruppo sulla comunicazione e ne abbiamo parlato prima a livello teorico e poi abbiamo cercato di portare degli esempi riguardanti il nostro quotidiano.
La comunicazione è divisa in tre componenti: la comunicazione verbale, quella non verbale e quella para-verbale. La prima è costituita da quello che si dice, la seconda è la postura del corpo, la terza è il linguaggio implicito ( cioè il significato relazionale, ad esempio interrompere o sovrapporsi in un discorso è sinonimo di prevaricazione). La comunicazione è composta da sei elementi: 

  1. Il mittente
  2. Il messaggio
  3. Il codice
  4. Il mezzo 
  5. Il destinatario
  6. Il feedback
 Una buona comunicazione è favorita da alcuni accorgimenti, come per esempio il tono della voce, il sorriso, un buon feedback




lunedì 20 ottobre 2014

La Felicità

La felicità è lo stato d'animo (emozione) positivo di chi ritiene soddisfatti tutti i propri desideri
Abbiamo discusso a lungo a livello teorico sul concetto di felicità partendo dalla definizione di "wikipedia" che abbiamo riportato qui sopra.
Dopo lunga riflessione ci siamo resi conto che ognuno di noi ha la sua idea di felicità e di che cosa sia per lui.
Ad esempio felicità è: per un componente del gruppo il raggiungere l'equilibrio tra benessere fisico e mentale, per un altro componente è l'armonia fra quello che desideriamo e la realtà,
per un altro componente è raggiungere l'equilibrio interiore.
Riportiamo anche alcune definizioni di antichi che ci sono particolarmente piaciute:
Socrate: la felicità non ha niente a che vedere con il possesso di beni materiali. Felice è chi conta sulle sue forze e tutela la sua autonomia. 
Aristotele: felicità è rendersi perfettamente attivi, sviluppando le proprie capacità sotto la guida della parte razionale dell'anima.
Epicuro: essere felici è respingere il dolore, vivere con pienezza il piacere della vita, senza sforzarsi di incrementare artificiosamente la gioia che la natura, i sensi e la coscienza offrono in modo spontaneo.
Infine vi raccontiamo una storiella che ci ha particolarmente colpiti:  
Un saggio sufi, che conduceva una vita semplice e meditativa, ricevette la visita di un gruppo di pellegrini. «Vogliamo risolvere i nostri problemi esistenziali ed essere felici!», dissero.
Ma erano talmente litigiosi e indisciplinati che ognuno voleva parlare per primo. «Il mio problema è più importante del tuo!» incalzò uno. «Macché, il carico di infelicità che mi porto sulle spalle è maggiore del tuo!», sbottò un altro. E così via finché non ne nacquero alterchi e una gran confusione. «Ora basta! Silenzio!» urlò il saggio. «Sedetevi in cerchio e aspettate il mio ritorno». Intimoriti, fecero come era stato ordinato. Dopo poco, il saggio tornò e distribuì a ciascuno carta e penna. In mezzo al cerchio sistemò una piccola cesta di bambù. «Ora scrivete sul foglio di carta il problema più importante che vi assilla. Poi, piegate il foglietto, e mettetelo nella cesta!». Quando l’ultimo foglietto si trovò nella cesta, il saggio iniziò a mescolarli e, con tranquillità, disse: «Ora passatevi la cesta. Ciascuno scelga a caso un foglietto. Letto il problema, se lo ritiene meno assillante di quello attuale, lo faccia proprio. Altrimenti torni al proprio fardello d’infelicità e rimetta il foglietto nella cesta». Ciascuno, leggendo i problemi degli altri, rimase terrorizzato. «È meglio tenersi il proprio problema, almeno le sofferenze mi sono familiari», pensò ognuno. Così, ben presto, giunsero alla conclusione che il loro peggior problema non era poi così insopportabile quanto il problema di un’altra persona. Perché addossarsi nuove tristezze? «E pensare che avevamo creduto che tutti gli altri fossero più felici e solo noi non lo fossimo», disse il gruppo. In pochi istanti, tutti rimisero il foglietto nella cesta. E furono talmente felici di riprendersi la propria infelicità, che a ognuno gli si stampò un sorriso sulle labbra. Così, colmi di gratitudine, ringraziarono il saggio sufi e si congedarono.



lunedì 25 agosto 2014

Vademecum quotidiano


Quando ci troviamo di fronte ad un problema difficile da risolvere nel nostro quotidiano, non ci dobbiamo spaventare ma affrontarlo con queste indicazioni che vi forniamo: per prima cosa dobbiamo evitare di generalizzare e definire il problema, successivamente prendere informazioni su di esso e nel caso di ulteriori difficoltà chiedere consiglio a persone più esperte. Dopo aver raccolto le informazioni necessarie possiamo iniziare a pensare a diverse soluzioni considerando diverse possibilità valutandone i pro e i contro di ognuna di esse, per esempio facendo un piccolo esercizio: dividiamo un foglio a metà e scriviamo da una parte i pro e dall'altra i contro delle diverse soluzioni e nel caso di difficoltà facciamoci aiutare da persone di fiducia. Dopo aver scelto la soluzione più favorevole proviamo a metterla in pratica e verifichiamone gli effetti.  

lunedì 7 luglio 2014

Fiducia e scelte di vita

Nelle scelte significative è importante confidare in noi e nelle opinioni delle persone a noi più care che ci sono vicine nei momenti  importanti della nostra vita perché in loro riponiamo la nostra fiducia; ne deriva una maggiore serenità e tranquillità nel perseguire le nostre scelte.
Bisogna però mediare con le persone che ci stanno più accanto per trovare il giusto equilibrio fra le nostre aspirazioni e le loro aspettative tenendo conto però che la decisione finale spetta a noi


lunedì 14 aprile 2014

Indipendenza

Abbiamo parlato dell'indipendenza per molti incontri perché è sicuramente un tema che richiama altri argomenti. Ci siamo soffermati in particolare su ciò che per noi significa "benessere". Siamo arrivati alla conclusione che possiamo intraprendere qualsiasi percorso di autonomia se stiamo bene, siamo sereni e soprattutto consapevoli che fondamentale è " l' indipendenza emotiva " che per noi è la capacità di prendere le decisioni, fare delle scelte senza che gli altri influenzino il nostro pensiero. E' importante avere la consapevolezza che autonomia vuol dire anche assunzione di responsabilità con l'idea che se sbagliamo non siamo noi l'errore ma è l'azione ad essere sbagliata. 


lunedì 17 febbraio 2014

LA RESILIENZA

La resilienza è una facoltà che ci permette di affrontare le difficoltà della vita e superarle, uscendone perfino rafforzati. Questa facoltà che tutti abbiamo, va comunque allenata e tenuta in forma.

"Ernest Hemingway diceva: il mondo ci spezza tutti quanti, ma solo alcuni diventano più forti là dove sono stati spezzati".

Un esempio: lo sportivo Alex Zanardi, campione di automobilismo, dopo un gravissimo incidente in cui ha perso gli arti inferiori, ha saputo rialzarsi grazie alla sua determinazione, impegno e speranza nel futuro. E' ora campione paraolimpico di handlebike. Egli ha saputo resistere allo stress ed è rimasto motivato nel perseguire i suoi obiettivi. Questa è la resilienza.



lunedì 20 gennaio 2014

Rabbia: istruzioni per l'uso

La rabbia è un emozione che appartiene a tutti e non ci dobbiamo spaventare nel provare questo sentimento.
Uno dei problemi, secondo noi, è il modo di gestirla:
Non dobbiamo rivolgerla contro noi stessi ne contro gli altri;
Allontanarsi dalla fonte che ci ha creato problemi;
Distrarsi con attività rilassanti;
Sfogarsi anche fisicamente con attività motoria o anche semplicemente dare dei pugni sul cuscino;
Urlare e/o cantare a squarciagola;
Ripetere una parola o una rima (mantra);
Dipingere;
Fare attività di bricolage;
Individuare una persona capace di ascolto e non giudicante;
Trascrivere l'accaduto in un foglio e rileggerlo dopo qualche giorno.
E' estremamente utile riconoscerla e individuare uno dei modi per esprimerla.